Nelle Cicladi, una bellissima isola dietro la sua reputazione religiosa: e tuttavia, Tinos e la bellezza selvaggia vi sorprenderà.
L’isola di Tinos è una destinazione ancora poco conosciuta dal turismo di massa, lontana dalle atmosfere cosmopolite e mondane delle vicine isole (prima fra tutte Mykonos). Si arriva a Tinos via mare dal porto di Rafina (4 ore e mezza di viaggio) o dalle cicladi vicine. La scoperta della miracolosa icona della Vergine Maria, venerata da tutta la chiesa ortodossa greca, nel luogo dove ora sorge il Santuario dedicato alla Panaghia Evanghelistrìa, ha reso Tinos famosa tra i pellegrini ortodossi. I fedeli vengono al Santuario per baciare l’immagine della Vergine Maria e per partecipare ai pellegrinaggi (25 marzo e 15 agosto e 15 novembre).
Il santuario dell’Annunciazione fu eretto ad inizio ‘800 e ogni anno viene invaso dai pellegrini che, per redimersi dai propri peccati, percorrono in ginocchio la strada che si arrampica sulla montagna. Questo tipo di turismo religioso resta solo a Tinos città mentre il resto dell’isola rimane tranquillo.